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Aeroporto del Salento, la cerimonia di presentazione della nuova configurazione

14 febrero 2024

Un piazzale di sosta aeromobili di nuova costruzione, di circa 15.000 mq., che permetterà di accrescere la capacità operativa dell’aeroporto, e più alti standard di safety resi possibili dal prolungamento dei sentieri di avvicinamento per RWY 13 e RWY 31. Questi, in ordine di tempo, gli ultimi interventi cha hanno interessato l’aeroporto del Salento, che si aggiungono a quelli già realizzati al fine di permettere il transito e l’ormeggio in banchina di navi più grandi con l’innalzamento del precedente air draft a 52 metri.

La nuova configurazione delle aree operative dall’aeroporto del Salento è stata illustrata nel corso di  una cerimonia tenutasi stamani nell’area partenze internazionali dell’aeroporto brindisino alla quale sono intervenuti il Viceministro dei Trasporti, on.le Galeazzo Bignami (in collegamento streaming), il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’Assessore regionale ai Trasporti, Anita Maurodinoia, il Presidente dell’ENAC, Pierluigi Di Palma, i Presidenti di Aeroporti di Puglia e di AdSPMAM, Antonio Maria Vasile e Ugo Patroni Griffi, il Sindaco e il Presidente della Provincia di Brindisi, Giuseppe Marchionna e Antonio Matarrelli, il Direttore Generale di Aeroporti di Puglia, Marco Catamerò.

“L’aeroporto del Salento di Brindisi rappresenta un’infrastruttura fondamentale nell’ambito della rete aeroportuale pugliese, ma, soprattutto, un fattore di sviluppo strategico per il territorio – ha dichiarato Antonio Maria Vasile, presidente di Aeroporti di Puglia. Con il completamento e la messa in opera di questi interventi lo scalo brindisino si attesta su livelli ancor più performanti di condizioni operative e di safety. Soprattutto, però, riusciamo a dare un senso compiuto a quell’ integrazione tra aeroporto e porto che, a mio avviso, costituisce la carta vincente per garantire all’aeroporto, al porto e al territorio, un’opportunità ulteriore di sviluppo. Per questo non posso non ringraziare tutti gli Enti, Regione Puglia, ENAC, Autorità Portuale, ENAV che hanno contribuito, tutti indistintamente, a rendere possibile quello che può e deve essere ascritto quale un nuovo prestigioso traguardo raggiunto dal nostro aeroporto. Tutto ciò ci consente di guardare con fiducia e ottimismo alle nuove importanti sfide da cui siamo attesi, nella consapevolezza che nessun obiettivo può essere precluso”.

“Infrastrutture con standard di sicurezza e di qualità sempre più elevati – ha dichiarato il Presidente Enac Pierluigi Di Palma – sono il presupposto per garantire l’ammodernamento di un aeroporto, ma anche l’efficientamento energetico generale, per riconciliare il trasporto aereo con l’ambiente, cuore della nostra missione. Lo scalo di Brindisi è fondamentale nell’ambito della rete aeroportuale della Puglia e del Mezzogiorno d’Italia, caratterizzata da una forte vocazione commerciale e turistica, a favore di tutto il territorio. Rendere ancora più efficiente lo scalo, grazie a importanti investimenti come quelli realizzati su Brindisi, significa imprimere un ulteriore sprint verso il domani. La nostra visione è quella di creare una rete aeroportuale nazionale con importanti connotazioni di innovazione tecnologica al servizio dei cittadini, motore del sistema, ma sempre con un attento sguardo operativo verso il futuro”.

“Una bella giornata per Brindisi, per il suo aeroporto e per la Regione Puglia. Potenziare la nostra capacità di ospitare compagnie e aeromobili è determinante per il continuo incremento di traffico- ha commentato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Questa infrastruttura è uno dei punti di riferimento per tutta l’economia della provincia ed è al servizio anche di Lecce e di Taranto. Aeroporti di Puglia ha realizzato un’altra importantissima opera che ci darà ulteriori occasioni di attirare altro traffico e altri voli. E per noi è molto importante. L’impegno della Regione Puglia per Brindisi continua incessante. Ci auguriamo anche che consenta al territorio di reagire nella maniera migliore ai difficili momenti che viviamo, in cui l’economia italiana è in ginocchio con il PIL in decrescita e con molte situazioni di crisi per questo territorio, soprattutto nell’industria, nell’agricoltura e nella chimica. Secondo gli osservatori, la Puglia è comunque la regione che ha resistito meglio alla pandemia e alle crisi internazionali. Speriamo che questa nostra capacità di resistenza ci dia la possibilità di riprendere la crescita economica e di aiutare anche l’Italia aiutando noi stessi”.

“L’aeroporto del Salento è una realtà estremamente vivace che verrà chiamata a ricoprire un ruolo importante nel prossimo G7, perciò è fondamentale potenziare e migliorare le sue dotazioni infrastrutturali per renderlo sempre più sicuro e attrattivo – ha dichiarato l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia Anita Maurodinoia. Il risultato che oggi vediamo concretizzarsi fa parte di un percorso condiviso tra Regione, AdP e altri enti, allineati sulla visione di un sistema di trasporti in rete, un sistema intermodale che permetta di connettere e servire tutta la Puglia, sia nell’ambito del trasporto passeggeri che in quello del trasporto merci. Questa è la visione che abbiamo espresso nel Piano Attuativo 2021-2030 del Piano regionale dei Trasporti e nel Piano regionale delle Merci e della Logistica e che perseguiamo relativamente al trasporto pubblico locale, su ferro e gomma. Ci stiamo impegnando molto con le aziende del Tpl per migliorare i collegamenti tra i centri urbani e gli aeroporti così da perseguire anche la visione di sistema di trasporto sostenibile e rispettoso dell’ambiente. E del resto l’aeroporto di Brindisi, insieme a quello di Bari, sono i primi bike friendly d’Italia grazie ai finanziamenti che la Regione ha ottenuto dal progetto Interreg Mimosa”

“Come avviene già per Genova e Venezia, finalmente anche a Brindisi porto e aeroporto convivono e si alimentano simbioticamente in un ecosistema logistico e commerciale integrato, lavorando sinergicamente per sfruttare al meglio le risorse e stimolare lo sviluppo economico della regione – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi. Oggi non solo inauguriamo la nuova configurazione della pista, ma anche l’accresciuta operatività dei due scali, funzionali l’uno all’altro. Per quanto riguarda il porto, gli effetti economici e operativi saranno enormi. Potremo accogliere anche navi con airdraft di 50 metri, il che significa incrementarne notevolmente competitività e appeal, soprattutto alla luce della rivoluzione che sta interessando il mercato marittimo globale, sempre più dominato dai giganti del mare. Oggi raccogliamo il frutto – conclude Patroni Griffi – di un lungo ed efficace percorso virtuoso che abbiamo intrapreso da tempo con Aeroporti di Puglia, Enac, Enav e Regione Puglia”.

Nell’ambito della riqualificazione complessiva dell’Aeroporto di Brindisi, tra gli interventi di maggior rilievo si evidenzia l’intervento di riqualifica dell’infrastruttura di volo principale RWY 13/31 ultimato a Dicembre 2023. Detto intervento, ha riguardato lo spostamento della soglia THR 31 di 220m rispetto alla posizione esistente, al fine di garantire un maggior franco di sicurezza alle imbarcazioni transitanti nel canale di accesso al porto di Brindisi prospiciente la suddetta testata pista, mediante l’innalzamento del limite di air draft sino a 52 m.

I lavori sulle infrastrutture di volo hanno consentito:

Contestualmente, sono stati realizzati ulteriori interventi nell’ambito del sistema “Aiuti Visivi Luminosi”, ossia:

Gli interventi di natura impiantistica hanno permesso l’integrale ammodernamento dell’intero sistema di aiuti visivi luminosi a servizio delle infrastrutture di volo, per mezzo di nuove tecnologie. Ciò permette, simultaneamente, di migliorare le performance a livello safety, di attuare l’efficientamento, anche con la riduzione dei costi della bolletta energetica, grazie all’impiego di sorgenti luminose ad alto rendimento basate su tecnologia LED, nonché di migliorare la sostenibilità ambientale dell’infrastruttura grazie alla corrispondente riduzione di CO2.